Codice degli Appalti e norme collegate, Aggiornato al 1° gennaio 2018

Rispetto alla 2ª edizione, si è proceduto, con nuove revisioni: • ad aggiornare i testi delle linee guida ANAC: – n. 3 (RUP, Responsabile Unico del Procedimento), – n. 6 (circostanze di esclusione), – n. 7 (affidamenti in house, – n. 8 (affidamento di servizi infungibili). • a inserire le modifiche al regolamento unico in materia di esercizio del potere sanzionatorio da parte dell’ANAC; • a inserire i chiarimenti dell’Anac in merito al requisito di iscrizione all’albo dei gestori ambientali; • a inserire i chiarimenti dell’Anac in merito agli accorpamenti da effettuare nel calcolo del «taglio delle ali» delle offerte anomale; • ad aggiornare le linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari; • a inserire i decreti ministeriali sui CAM (Criteri Ambientali Minimi) per l’illuminazione pubblica; •

a inserire la versione aggiornata (2017) delle linee guida del GPP (Green Public Procurement); • a inserire il nuovo regolamento sugli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati; • a inserire le nuove norme sulle imprese sociali e sugli enti del terzo settore; • inserire le modifiche apportate dall’ultima Legge di Bilancio e in vigore dal 1° gennaio 2018. Come avvertenza finale, si precisa che, alla data di pubblicazione del presente libro è stata annunciata la pubblicazione dei seguenti provvedimenti, che saranno riportati – nel loro testo definitivo – dal prossimo aggiornamento: • Decreto del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti di approvazione delle Linee Guida recanti «Modalità di svolgimento delle funzioni di Direttore dei Lavori e di Direttore dell’Esecuzione dei contratti relativi a servizi e forniture» (art. 111, co. 1 del d.lgs. 50/2016); •

Decreto del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti di definizione, per gli appalti di lavori e le concessioni di lavori, delle modalità e dei tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (art. 23, co. 13 del d.lgs. 50/2016) (BIM – Building Information Modeling).

L’appalto (dal latino medievale appaltum, forse dal latino ad pactum «a contratto») è il contratto con cui una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l’obbligazione di compiere in favore di un’altra (committente o appaltante) un’opera o un servizio.

L’appaltatore, che solitamente è un imprenditore, è tenuto a organizzare i mezzi e a svolgere ogni attività necessaria alla realizzazione dell’opera dedotta in contratto, secondo le modalità pattuite e la regola dell’arte. Quella dell’appaltatore è quindi un’obbligazione di risultato, in quanto il pieno adempimento coincide solo con la completa realizzazione dell’opera.

Un contratto di appalto può essere stipulato da un soggetto pubblico con un soggetto privato, o con un altro soggetto pubblico, in seguito ad una procedura di affidamento prevista dalla legge (gara ad evidenza pubblica, affidamento diretto, affidamento in-house) e in tal caso si parla di appalto pubblico, oppure può essere stipulato tra soggetti privati.

La commessa è il procedimento tecnico-contabile (o progetto) di esecuzione dello specifico contratto (sostanzializzato attraverso un ordine di appalto o una lettera di incarico) per una determinata opera o servizio.

Nell’ordinamento giuridico italiano, il contratto d’appalto è regolato dagli articoli 1655 e seguenti del codice civile. La disciplina è integrata, con riferimento ai contratti conclusi da soggetti pubblici o da soggetti che svolgono servizi pubblici, dal codice dei contratti pubblici (d.lgs 18 aprile 2016, n. 50), in attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.


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